La grande sorpresa di Dio siamo noi stessi.
Ecco maturiamo nel divino. Ecco da un piccolo seme di senape siamo querce di pensieri e di coraggio. Ecco è credere: alzati e cammina. Ecco stupisco me stesso, quando ascolto creative le mie stesse parole.
Io so credere e non ragionare sulla fede. Io so credere in te e non metto in discussione il tuo cuore. Io so intuire ma non so spiegare.
Oggi ho ancora mille motivi per piangere, ma so soltanto sorridere. E’ una commedia ascoltare le menzogne. Io non reputo di essere giusto con la luce, spesso l’ho spenta dentro di me. So però che essa stessa m’invita a raggiungerla e mi raggiunge.
Ora io vedo la mia vita attraverso gli occhi di Cristo. Che il pianto m’ispiri! Che il canto sia la sua voce. Ecco mi siedo e suono l’organo della mia cappella.
E’ sinfonia altissima.
Comincia il viaggio. Inizia il sogno. Si apre il cuore a palpitare poemi. (Per continuare a leggere, vai sulla pagina “Lettere dal Borgo della pace, qui accanto, sul sito: www.dipingilapace.it)