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Oltre due anni di pandemia. Oltre due anni di sofferenza. Quante battaglie per i vaccini. In poco tempo ce li hanno inventati tanti. Una volta per scoprirli ci volevano anni di scienza. Duravano per sempre. Io ho ancora sul braccio la stella del vaccino da bambino. I tempi sono cambiati anche per gli operatori della scienza. Ora in breve si ottiene tutto. Poi si ritorna alla seconda, alla terza e alla quarta dose. Siamo in un duello di salvezza o siamo una cavia di milioni di euro? La peste c’è, si chiama covid -19. Non scherziamo sulle malattie. A scanso di equivoci, io sono vaccinato e so stare dalla parte giusta. So valutare il pro e il contro di questo inferno. Un farmaco è obbligatorio? Bisogna formarci a una libera scelta. Per il lavoro, per la scuola, per un prete a celebrare Messa? Esistono tanti obblighi: per la salute, per rispetto verso gli altri, per dovere e non per caso o per arroganza bancaria. Si può arrivare a un’assenza ingiustificata, se non ti vaccini? E’ possibile sospendere lo stipendio per i non vaccinati? Ai politici manca il buon senso. Manca il discernimento del Bene Comune. Nascono decreti dall’oggi al domani. La confusione è enorme e tutti noi ci smarriamo.
La cosa più terribile è obbedire alle cose ingiuste, obbedire però al silenzio e al sacrificio è più forte di ogni battaglia vinta. Io non taccio e non piego la testa. Chi vive il silenzio sofferto contempla la verità. Il dissenso non porta alla violenza, ma a un dialogo concreto. Io do la mia vita per un ammalato, ma non voglio essere una cavia, per esperimenti vaccinali.
Paolo Turturro