Non si è mai lontano dall’infanzia.
La notte dell’innocenza non scende mai.
Il diritto dell’infanzia è un respiro
che ti fa crescere onesto.
Io respiro Dio.
L’altro è sempre una buona voce.
La voce del cuore non svanisce mai.
Non mi stanco nel cammino dell’innocenza,
perché ho ali d’aquila.
Io cerco respiri del cielo.
Io medito nel cuore di Dio,
dove l’innocenza è purezza e bontà.
Dio mi stringe a sé nell’affetto.
Mi accomuna con i nostri santi protettori
nel suo piano di redenzione.
Mi accompagnano le stelle,
ognuna di essa è una lacrima seminata e sofferta.
Io cammino sempre nella luce,
anche nella notte oscura.
Mi conforta nel sonno,
come Giacobbe nella fuga.
Mi provoca ancora nella lotta
e mi serra al suo amplesso
nella sfida del divino.
Io ho lottato Dio
e non ho timore del giudizio,
perché il giudice è mio amico. Dipax