Il primo robusto e spavaldo impauriva tutti con la sua erculea forza, a modo di macigno.
Il secondo metteva a profitto la velocità delle sue gambe.
Il bottino era abbondante in ogni rapina e azione selvaggia.
Guadagnavano bene ma il primo faceva sempre la parte del leone.
Si stufò il secondo e iniziarono le colluttazioni.
L’erculeo disse: “ La prima tocca al primo, a me che sono l’autore di ogni ingegno.
La seconda mi spetta, come presidente di questa nostra associazione benefica.
Quanto alla terza è bene che rinunci, se non decidi di squagliarti”.
Il secondo dichiarò: “ Non fuggo dinanzi alle tue minacce e furbizie. Ricordati che sono più veloce di te, non solo nelle gambe, ma nel cervello delle varie azioni – e gli rubò dalle mani tutto il bottino”.
Litigando a vicenda si distrussero a massacrarsi e quindi tutti e due finirono in prigione.
Amico, non immischiarti e non associarti con i più potenti di te. Conviene il proverbio: ”Chi fa per sé, fa per tre”. Dipax