XVI Domenica del tempo ordinario
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Il buon seme e la zizzania
Quante lacrime seminate nel campo
per il buon grano!
Di giorno si semina la giustizia,
di notte gli imbrogli.
All’aurora si semina la speranza,
al tramonto non muore la fede.
La bontà non dorme mai.
Bisogna stare all’erta
al diavolo che di notte
semina la zizzania della discordia.
La zizzania nel lavoro!
La zizzania in famiglia, tra i parenti!
Spunta sempre l’erba buona
con uno stelo rigoglioso
e il frutto abbondante.
Signore, hai seminato
del buon seme nella chiesa?
Da dove viene la corruzione?
C’è sempre un nemico
nei banchi della chiesa.
Si chiama Massoneria!
Si chiama Setta di Banche!
Mi fischiano già le orecchie
per la loro reazione a cattiverie.
Nel campo della fede
cresce il buon seme
ma pochi si accorgono che cresce
assieme a tanti il male.
Come possono crescere assieme il bene e il male?
Non vince il male con la sua corruzione?
Come sradicare il male dalla chiesa?
Il nemico di notte semina l’odio,
sterilizza la parola,
inabissa la fede.
Sempre di nascosto operano
i potenti della corruzione.
Vuoi che raccogliamo la zizzania
nei campi della fede?
Vuoi che svuotiamo lo Ior
dal denaro riciclato,
proveniente dal traffico d’armi?
“No, dice il Signore, perché non succeda
che, raccogliendo la zizzania,
con essa sradichiamo anche il buon grano.
Tanti buoni preti!
Tanti buoni vescovi!
Tanti piccoli si scandalizzerebbero
del male fatto dai grandi.
E’ vero le radici della zizzania assorbono liquami,
mentre quelle del buon grano
assorbono sostanze nutrienti e buone.
Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme
fino alla mietitura.
E’ tempo di convertire la città del Vaticano
in Città del vangelo,
e al momento della mietitura
dirò ai mietitori:
Raccogliete prima la zizzania
e legatela in fasci per bruciarla;
il grano invece riponetelo
nei miei granai.
Non basta un anno per la stagione del bene
e il male ha sempre buon gioco
a nascondersi dentro le parole delle tenebre.
Ma tu non puoi oscurare il sole,
la verità,
con il tuo dito.
Conviviamo per tutta la nostra esistenza
con il bene e il male.
Ognuno di noi si sveglia al mattino
pensando al bene
e al tramonto affoghiamo nel male.
Gustiamo silenziosamente
la miscela dell’apparire dell’ipocrisia.
Alla luce del sole
scopri i germogli del buon grano
e la spinosità della zizzania.
Non mi congedo da te,
Signore,
finché non mi spieghi
com’è entrato il Maligno nella chiesa.
“Semplice, mi spiega,
ogni volta che ti prostri al denaro,
il maligno sguazza nella chiesa!
E’ il denaro la zizzania.
Il denaro a pagare i sacramenti.
E’ il denaro la zizzania.
Sta tranquillo, manderò i miei angeli
a raccogliere le lacrime
che spigano martirio di amore.
Già gli ingiusti stridono di rabbia
dinanzi a papa Francesco
e i cuori dei giusti
splendono come il sole.
E’ finita la notte del potere,
è finita la notte del denaro,
è finita la notte della zizzania!
Splende la grazia
nel campo biondeggiante
della chiesa.
Senza sapere fiorisce già
il cuore dei semplici
sull’altare del cielo.
Buona domenica,
con il buon grano di Cristo.
Paolo Turturro