Il cielo del sole
Altro segno non darò che Giona nella balena: come Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre della balena, così Cristo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra. Giorno qui significa evento: tre eventi trinitari: la Passione che è l’amore del Giovedì santo, la Morte che è la croce del venerdì e la Risurrezione all’alba del sabato. Sono tre eventi, fiato della Trinità. Vivo la centralità cristologica di sant’Agostino e approdo nell’oceano escatologico della Trinità di Gioacchino da Fiore. Tutti noi cadiamo nel profondo del nostro inconscio. E’ un abisso oscuro, dove nulla conosciamo. E’ un abisso che ci smarrisce, ma non ci annulla. Risorgiamo con forza di volontà e zampilliamo come una balena. E’ un vero incanto vederla saltare e rituffarsi nel mare. Spruzza vitalità, come uno che si spoglia dal sepolcro di sabbia. Usciremo dalle tenebre dell’abisso a rivedere la luce. Un sorriso vero e reale vale più di un milione di visualizzazioni. Inspiegabili e irripetibili sono i crimini della cattiveria umana. Nulla può il sole e né il cielo ad annientare tale mentalità. Il cielo del sole appartiene agli innocenti. Io ritorno a quel cielo e mi riscaldo a quel sole. Sartre è il mio poema e lotto il colonialismo e vivo nella chiesa spirituale, umana e concreta d’amore. Non tutti vivono di amore, ma di opinioni. Io preferisco vivere nel cielo del sole.
Paolo Turturro