Il mio corpo

Io offro non la mia scienza,

ma piuttosto il mio amore e la mia fede.

Non vi guido alla porta del mio sapere,

ma piuttosto vi guido verso la soglia

della vostra mente.

Quando l’amore ti parla, alzati e va,

Il tempo delle tempeste è finito,

è finito l’uragano che ottenebra la mente.

E’ finito la bufera che sradica le radici dell’anima.

Quando ti chiama l’amore a fare il bene,

alzati e va. Ti dirà lo spirito dove andare.

Quando ti chiama il cuore, alzati e va,

sentirai che le tue ali volteggiano armoniose,

anche se seppellite sotto la coltre della cattiveria,

andrai oltre il confine che tu non sai.

Scoprirai che sotto la cenere del tuo dolore

ci sono le tue robuste ali per ricominciare a volare.

Mi hanno seppellito il cuore

e il destino me l’ha liberato.

Ora è candido come l’aurora,

e ogni mia ala porta il cielo dentro la mia anima.

Procedo sicuro verso il confine che non conosco.

Sono immerso nell’oceano dell’amore

e tutt’ora conosco solo il condividere umano.

Vivo la demolizione di un uomo.

Le chiese cantano il silenzio

e le strade si svuotano di chiasso.

Sono convinto, sconfiggerò anche il corpo

che ha paura della morte.

La croce pietrifica le ossa,

ma non l’anima.

Io voglio trovare l’ignoto,

io fatto di sabbia,

Io voglio trovare l’assoluto,

io fatto di tempo.

Mi corico e mi addormento,

solo nel nulla assaporo l’immenso.

Paolo Turturro

www.dipingilapace.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *