E’ così evidente il risorto. L’emozione è così forte da non gridare allo stupore. Tutto tace di silenzio. Qui, il silenzio diventa vita. Anche sulla terra ci sono miracoli. La grazia della risurrezione è per Lazzaro. Cristo rinuncia al primato, non gli interessa il primo posto. La risurrezione di Lazzaro è l’anticipazione della sua risurrezione. La chiave di lettura è: dove l’avete messo, l’aiuterò io a risorgere. La chiave di lettura dello spirito apre la risurrezione. Nulla possiamo senza questa chiave. E’ l’abbandono in Lui a darci la risurrezione. Io credo, Signore, dice Maria. Lei ha scelto la parte migliore che la morte non può toglierla. La vita in Lui è la nostra risurrezione. Io credo, Signore, in te. Donaci la forza di credere, al di là dell’impossibile. L’impossibile è reale, quando credi a ciò che reale. Più reale di così. La risurrezione è la continuità dell’assoluto. L’assoluto è realmente in noi. Ciò che distingue l’uomo dagli animale è la consapevolezza di essere per sempre. L’essere eterno ci distingue dalla realtà di essere. Lazzaro una volta risorto non muore più. E’ eterno nel cuore di Cristo. Solo in Cristo siamo eterni. L’eternità è la profonda sicurezza dei saggi. La società di oggi scommette sull’effimero. Purtroppo, oggi, i saggi vengono scolpito di stoltezza. Io credo in Colui che mi dona la saggezza, Cristo Signore. Sono saggio di Cristo. Io grido alla gioia del risorto. Sono pieno di emozioni, nella letizia del risorto. I brividi non finiscono mai, sono densi di estasi e io, dentro, mi trovo bene,
Paolo Turturro