Ispirato dal denaro

Un giovane vide il suo amico bello e pasciuto,

vestito elegante e con tutti i vizi nel corpo.

Per di più attaccato al cordone ombelicale del suo padrone.

Nulla poteva fare senza il permesso del suo signore.

Un giorno passando nel suo ufficio gli chiese: “Come sei bello e profumato! Sei un figurino di altri tempi, ma chi ti ha legato mani e piedi a questa scrivania? Non sei più tu. Non sei libero di respirare un po’. Hai dimenticato i tuoi amici e da qui più non esci. Mi sembri un cane legato al collare”.

L’amico rispose: “ Il soldo è la mia condanna, mi rende schiavo come un animale. E’ difficile liberarsi dal denaro”.

Amico, Dio ti risparmi questa sorte. Meglio la fame che il gioco della schiavitù del denaro. Io cerco all’aurora di ogni giorno le note che mi rendono libero, libero di cantare, libero di pensare.

Paolo Turturro

www.dipingilapace.it

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