La bellezza e la bruttura

La bellezza di Dio salverà il mondo.

Kalos kai Agasthos, il bello e il buono di ogni essere.

Per gli ebrei la bellezza è l’udito,

perché attraverso l’udito l’uomo ascolta la parola di Dio,

la vera bellezza.

Oggi viviamo in un mondo, dove la parola ha perso il senso,

c’è il rischio di perdere la Parola che è Dio stesso.

Per l’uomo di oggi il bello non esiste, esiste il buono economico.

L’uomo non può cadere verso l’animale che è senza parola.

Amo più il cane che mio figlio. Non mi inquieta il cane, non mi fa domande il cane. Preferisco il cane a mio figlio. Il futuro del cane non mi importa, quello del mio figlio mi interpella e mi inquieta. Siamo nell’era degli animali. E’ finito l’uomo, non ha più parole. L’uomo di oggi ha ridotto i valori, la bruttezza è bellezza. Il bello e il brutto si equivocano. La bruttura si rassomiglia alla bellezza. Abbiamo ridotto la bellezza e la bruttezza nella somma del guadagno. Stiamo cadendo nella miseria della parola e quindi dei valori. Oggi è più utile il guadagno che l’essere. Stiamo finendo, siamo senza parole. Ciò che è normale, è illecito, ciò è che anormale, è lecito. E’ finito l’uomo, è divenuto animale. Lecito e illecito si rassomigliano, non c’è differenza. Meno male! Ci piace il non senso, è la nostra forza il non senso. Fino a quando saremo così inutili? Forse scopriremo l’inutilità come valore. L’inutilità è un valore che mi spinge a creare, fino a quando l’uomo riprenderà la responsabilità di essere se stesso. Uomo, sii te stesso e non animale. Non confondiamo la bellezza con il bello dell’animale che ci coccola.

Paolo Turturro

www.dipingilapace.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *