Dietro ogni sofferenza
c’è sempre un’esplosione di grazie.
Dentro ogni lacrima
c’è un paradiso infinito.
Dentro ogni gemito
c’è una sinfonia celestiale.
Cristo ci poteva redimere
con la grazia o con la croce?
Se fossimo rimasti nella grazia,
vana sarebbe stata la croce.
Noi invece siamo nell’abisso
dei baratri più profondi della terra,
per questo Cristo
è sceso, come Buon pastore,
a sollevarci con le sue braccia di croce
nel cenacolo della sua gioia.
Dentro il suo patibolo,
c’è tutta la sua divina eternità,
tutta la sua divina letizia.
Caro Giobbe,
Dio ci dà il bene e non il male.
La volontà di Dio
è donarci la forza di sopportare
calunnie, malattie e condanne.
Dio Padre non ha dato a suo figlio la croce.
Siamo stati noi a piombarla sulle sue spalle.
Distinguiamo:
la grazia appartiene a Dio,
la croce agli uomini.
“Ti adoro, o Cristo,
mia Croce – gioia e risurrezione,
per un rapporto immortale con Te”.
Oggi ho fatto l’amore con Dio
e sono divenuto divino. Dipax