Conosco la tracotanza di un medico che, chiamato al capezzale per curare un malato, si mise d’accordo con i parenti dello sfortunato, per cancellare e sottrarre dal testamento, una alla volta, ciascuna delle volontà del moribondo il quale, a discapito del chirurgo, guarì.
Tornato in salute, l’ammalato condusse presso i magistrati medico e parenti. Tutti si difendevano, persino il medico che esigeva il suo compenso.
L’ammalato ribadì: “Io stavo morendo e volevo firmare il mio testamento, ma vedevo il foglio divenire man mano tutto bianco. Non sapevo cosa fare. Sulla mia carta non c’era più nulla di ciò che avevo scritto, per questo decisi di redigere un nuovo testamento”.
Quel medico, nella sua tracotanza, non si accorse di attrarre su se stesso il biasimo e il rigetto persino di quell’ammalato.
Bada, amico, i moribondi e i sofferenti sono più lucidi di noi, non solo per i testamenti. Non fare del male a chi ti chiede aiuto, non approfittarti di lui. Dipax.
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