Scendete a valle, scendete ad annunciare: “Questo è mio figlio, nel quale c’è tutto me stesso”. Sentono la voce del Padre, è troppa alta e nessuno della terra comprende. Non basta una veste candida, non basta un sapere appena visto, non basta una conoscenza del divino, per rendersi conto di Dio. La fatica è ancora immane. Troppo bello è l’incanto, troppo arduo è il vedere. Bisogna essere Dio, per comprendere Dio stesso. Noi siamo tre della terra, nulla sappiamo di Dio. Chiamati da un sogno, per annunciare il divino. Il sogno nulla sa dell’eterno. Camminiamo accanto al celeste e non ci accorgiamo di Lui che ci ama come Dio. Basta procedere accanto a Lui, il sogno di essere Lui stesso, per ora è sufficiente rimanere con gli occhi aperti a contemplare invisibile che è dentro di noi. La luce splende nel silenzio.
Paolo Turturro