E’ finita la musica
Solo procedi sulle strade del mondo. Non possiamo più contare il pianto, tanto è abbondante. Non possiamo più contare le guerre, tante sono numerose. Non possiamo cantare la disperazione, né l’ansia dell’anima. Non possiamo osannare il sangue del condannato. Cristo! Cristo! Perché sali. Testardo come gli uomini. Testardo come la morte. Sali. Sali. Ci scoraggi. Fermati, perché ti alzi ancora? Gesù, figlio di Davide. Gesù, figlio dell’uomo. Gesù, figlio di Dio, basta. Nella terra del tempo non c’è più angolo per il sangue. Basta. Basta. Cristo dell’impossibile. Ancora avanza. Chi ti può soccombere per sempre nella tua caduta finale? Finito è l’uomo. Procede la musica dei popoli. Procede la sinfonia della speranza sull’albero della morte. Perché cogliere la nuova morte? La corale innalza l’urlo del dissenso. La corale divora gli strumenti. Il violino non può concepire la vita. Un’arpa non può svuotare il cielo. Non può una tromba rimproverare Dio. Allarme. Non ci sono più strumenti. Spariti tutti. Sparita è la vita. Non ci sono più corde. L’orchestra è morta. La sinfonia ora passa alla gente. La voce della folla, assiepata ai bordi della strada, urla contro Dio. L’orchestra è il mondo che risuona la vita.
Paolo Turturro