La quotidianità del risorto
Attendo l’incerto, l’ignoto con cui convivo.
Nel dolore dimenticare è ancora impossibile.
Oggi nell’attesa nessun minuto risulta vuoto.
Io ho riempito il tempo di eternità.
Cristo stupisce nello spirito,
non sale su una sedia gestatoria,
non si consacra in una basilica
roboante di potere.
Egli entra, con discrezione,
nella nostra vita quotidiana.
Nessuna cattedra è per il potere.
Nessuna basilica oggi è per un re.
Oggi inizia il quotidiano del risorto,
la normalità della nostra vita.
Maria piange il risorto
che la stupisce di grazia.
L’uomo non convive con il male,
ma con le malattie da lui stesso create.
Il creato senza l’uomo non può respirare.
Le cattiverie sono bandite dallo spirito.
Non essere amareggiato,
anche una casa è un universo.
Il disperato è così arido
da riconoscersi deserto.
Eppure il tuo deserto
oggi ti insegna la vita.
La tua famiglia è un universo da scoprire.
Provaci, ti stupidirai della sua ricchezza
che non conoscevi ancora. Dipax