Nel cuore nessun amore manca
e dagli occhi l’universo del sapere nasce.
A volte basta un attimo per perdersi.
Le tue radici hanno punte diamantine
a bisturi di volontà.
Le tue radici sono profonde, quanto l’universo
e sono ramificate, come quelle di una foresta.
Più pensi e più t’innalzi a sapere.
Più ami e più splendi a essere uomo.
Più speri e il tuo mondo diventa
una piantagione di serenità e di pace.
Le tue radici non sanno di terra, anche se perforano rocce e terreni.
Le tue radici lambiscono cascate di diamanti sotterranei all’anima.
Le tue radici sanno di amore, sanno di pensieri,
sanno di essere, sanno di percepire l’oltre,
dove neanche tu sai di arrivare.
Le tue radici hanno ali nell’abisso
a fiorire in alto la luce.
Qual è dunque la tua radice?
Sei madre!
Sei padre!
Sei figlio!
Sei uno e centomila!
Sei uno e nessuno!
Tu vieni da oltre il tempo della tua casa,
da oltre il tempo della terra,
da oltre il tempo dell’oblio.
Tu vieni dal divino
che dentro di te non scopri ancora.
Le tue vene sono le radici della tua esistenza
e i tuoi pensieri sono angeli che tu concepisci.
Nelle tue vene scorrono gli universi
a dovere di conoscere e sapere.
Le tue radici sposano la terra,
braccia per fare l’amore con il cielo.
Le tue radici sono baci ad alito d’amore.
Le tue radici sono sospiri a bisogno di labbra.
Non nasciamo dal fango, ma dall’alito divino. Dipax