Liberaci, Signore

Liberaci, Signore,

da una preghiera ragionata,

voce sterile come un deserto.

Sono un rogo secco,

aspetto

che Tu m’incendi.

Non credo che l’orazione sia un atto

che rimanga per sempre ardente,

e’ necessario una continua alimentazione

e consapevolezza della pochezza

del nostro modo di pregare.

Nulla può operare il raccoglimento attivo

della nostra debole volontà,

rispetto al raccoglimento passivo,

dove Tu operi meraviglie.

Tu effondi universi di grazie

nell’anima umile e obbediente.

Il muro dell’inimicizia è crollato,

non siamo più figli delle tenebre,

siamo figli della tua luce.

E’ tempo di comportarci

come santi

e come Dio Padre ci ha creati. Dipax

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