Operiamo assieme i processi alle strutture della Chiesa. Le strutture ci opprimono. Ormai il denaro ci pesa.
La tentazione è quella di vendere gli istituti vuoti per fare soldi e aprire altre strutture, e resteremo sempre più vuoti. Niente di più errato. Con il denaro non c’è carità. Il denaro non ci fa vivere la povertà. Usciamo dal potere del denaro e avviamoci alle periferie della carità. “La logica di Dio non si capisce, si obbedisce” (papa Francesco).
I poveri mettono al centro della loro vita Cristo e, nel patire anche la fame, esplodono di gioia. Noi da secoli abbiamo fatto il voto di povertà e ci siamo incatramati di arrivismo, di potere, di denaro e di odio fraterno. Ecco spiegato il perché della sterilità delle vocazioni religiose e sacerdotali. E’ tempo di vedere chiaro. E’ tempo di uscire dall’oscurità della falsa coscienza. E’ tempo di una sana operazione da parte dello Spirito santo ai nostri occhi ciechi. Troppo fango sugli occhi ci ha impastato il denaro. La cecità della coscienza è la morte del Vangelo. E’ tempo di assumerci le responsabilità del risorto per noi. Dipax