Mi scrive Anna Maria Canopi nella lettera inviatami: “Vedi come l’amava,- commentavano gli scribi? Il pianto, infatti, rivela il cuore, rivela l’amore”. Nella morte dell’uomo, soffre la propria morte. Anche noi ci troviamo dinanzi a tanti fallimenti? Come superarli? Come aprire il cuore a tale mistero, il mistero della risurrezione? Vieni subito a farci uscire dal sepolcro della nostra coscienza. Vieni subito a vincere la morte del nostro peccato, donandoci una più grande prova del tuo amore che mai si arrende. L’amore è un rischio di perdita. Gesù accetta anche il tradimento, perché sa che attraverso il dolore, si giunge al mistero della glorificazione. La mia missione è quella di donarmi alle ingiustizie, alle cattiverie, alle menzogne, perché solo così si raggiunge l’amore perfetto che è in noi, donato dal Padre. Fino alla fine è il compito di noi cristiani, donandoci totalmente nel rinnegamento di noi stesso. Rinnova in noi il sacramento dell’umiltà, per raggiungerti a divenire tuoi amici. Siamo tua icona di carità nell’accettare ogni nostro dolore.
Paolo Turturro