Cammino a conquistare la luce.
E’ una lotta infinita.
“Senza una lotta non c’è vittoria”. (santa Caterina da Siena).
La mia non è una lotta senza meta, senza nessuna certezza,
senza l’esito dello scontro.
Io sono certo della vittoria, perché Cristo è il mio guerriero della luce.
“Ti basta la mia grazia;
la mia potenza si manifesta nella debolezza”.
La mia arma dinamica è la fede.
E’ un’armatura spirituale, invincibile.
La sicurezza della mia fede è una pace interiore,
forza della stessa mia lotta.
Il demonio nulla può nella pace interiore.
Si perde nel caleidoscopio della pace.
E’ la sua sconfitta.
Egli tende sempre a toglierci la pace,
perché sa che Dio abita nella pace.
Non sbaglio il campo di battaglia,
io lotto nel vasto spazio dello spirito.
Io sono convinto che è errata la convinzione che per riportare vittoria
occorra vincere tutti i nostri difetti.
Cadiamo sicuri in questo campo di battaglia.
Allora qual è il terreno migliore?
E’ fuori della nostra portata essere perfetti.
La vittoria consiste nell’accettare le nostre cadute e rialzarci
a riprendere il cammino.
E’ la forza dell’umiltà a renderci vittoriosi.
Con calma! Con calma!
Il segreto consiste nel tenerci calmi e in pace anche nella sconfitta.
E’ il modo più giusto per eliminare progressivamente le nostre imperfezioni.
Lentamente, convinti che non bastano le nostre forze
ma l’abbandono in Colui che ha vinto la morte.
La gioia non è priva di dolori,
né libera da ostacoli.
Nella solitudine mi scopro individuo,
cioè indivisibile e unico dinanzi a Dio,
carico ugualmente di limiti
a tuffarmi nel vasto oceano della sua grazia. Dipax