Sali, o Cristo, a svanire il crepuscolo del nostro orgoglio e l’ombra della nostra infinita bassezza.
Cristo si fa più intimo di noi stessi, per sublimarci a godere la bellezza della creazione. Non spiritualizziamo troppo la natura e le sue beatitudini. Non spiritualizziamo troppo il nostro corpo. Anche un fiore è il respiro del mio stesso corpo. In questa domenica delle palme stendo me stesso ad accogliere il Giusto. Non più palme ma la regalità del mio cuore. Non più rami d’ulivo ma la giustizia da tempo sofferta e soffocata. Osanno il Signore, affermando la sua divinità, la sua passione per ognuno di noi, la sua redenzione per il mondo intero, la sua risurrezione per la sua nuova creazione. Questa è l’Osanna che Gli conviene. Stendiamo noi stessi con la sua grazia, perché la Gloria di Dio è l’uomo vivente. Dipax
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