Maria, ti ho sognato in cammino. Niente inginocchiatoio. Non eri in ginocchio con il breviario a leggere. Nessuna colomba scendeva sul tuo capo. No, non eri così. Ti ho sognato Maria, mentre entravi nella sinagoga di Nazareth. Ti sei seduta all’ultimo posto. Il rabbino ha aperto il rotolo di Isaia e ha letto il passo:
”Ecco una vergine concepirà e darà alla luce un figlio”.
Tu meditavi in silenzio. La Parola in te è divenuta luce, ti ha infiammato di spirito. L’annuncio è diventato Angelo che attendeva da te un sì caloroso. Il profeta dell’agnello che pascolava con il leone, ti ha incantato e Cristo, tuo figlio, si è incarnato dentro di te.
Lo Spirito santo nel tuo grembo è divenuto vagito dell’Emanuele, Dio con noi. Sei uscita dalla sinagoga, piangendo di gioia e nessuno ha compreso il tuo stato d’animo. Seduto accanto a te c’era Giuseppe che ascoltava smarrito come te l’annuncio. Dipax