Meditando l’ascensione del Signore
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Ascende Cristo al Padre.
Ascende tutti noi
con un’energia atomica dell’eternità.
La frangia del suo mantello
è appena il nostro universo.
Ascende tutta la creazione
e le stelle sono appena
gli occhi del suo regno.
Ascesi al cielo per battezzarci
nel fuoco dello Spirito santo.
Si sale sempre nella vita,
si sale con fatica,
con sudore mortale!
Si sale a respirare l’infinito!
Cristo ci ha insegnato a scalare
i monti di Dio.
Primo monte, quello della parola: il Sinai.
Secondo, quello dell’ardore: l’Oreb.
Terzo, quello della contemplazione: il Tabor.
Quarto, quello della sofferenza: il Calvario.
Quinto e ultimo, quello della Galilea, o dell’ascensione.
Ecco siamo giunti lassù con Lui
ad ascendere, dove l’uomo non può ardire.
Non spetta a noi conoscere i tempi del Padre,
a ricostruire il nuovo Eden,
ad ascendere il nostro cuore nel suo paradiso.
Lo Spirito del Padre, lo Spirito del Figlio e lo Spirito
dello Spirito santo è la Trinità.
Lo Spirito è l’essenza divina.
Questa realtà è incarnata anche in noi.
Osserviamo il nostro corpo:
senza l’ossatura portante dello scheletro,
le vene, i muscoli e tutti gli organi cadrebbero
nella molle carne a essere mosci e a non sussistere.
Lo Spirito di Dio sorregge tutto l’universo
e Cristo ascende al Padre
a portare tutti noi nel suo Spirito.
Noi siamo testimoni
di questo stupendo mistero della nostra esistenza.
C’è sempre qualche sognatore del cielo
che mai si scoraggia!.
C’è sempre qualche voce dall’alto
che ci ammonisce:
uomini della terra,
perché state a guardare il cielo?
Cristo, il risorto è già disceso
nello stesso modo in cui è asceso al Padre.
Io sono il cacciatore dell’immenso!
Non ci sono inni a lodare Colui che è asceso al cielo.
Quali lodi della terra possono cantare gli angeli?
Quali canti possono essere adeguati per l’orchestra del cielo?
Io non conosco le armonie divine!
I nostri sono soltanto frammenti di luce”
Non so quali violini possono arpeggiare lassù!
O quale arpe della terra non stoni
accanto a quella degli angeli?
Non c’è Buonarroti, l’artista del sublime,
a reggere il confronto!
Né i cherubini di Raffaello Savio
possono competere con le schiere celesti!
Eppure lo spirito della sapienza
ci è stato donato!
Come illuminare gli occhi del cuore?
L’invisibile non è dato per la terra!
Eppure siamo chiamati
alla speranza eterna
che supera ogni nostra attesa.
Noi siamo il corpo del Risorto.
Noi siamo il perfetto compimento di tutte le cose.
Su, andiamo!
Dove?
Lassù!
Dov’è il monte della Galilea?
Lassù, più alto di ogni visione!
Lassù ancora c’è guerra!
Attorno ci sono ancora attentati.
Il mondo è una polveriera di bombe nucleari
e di virus mortali.
Da noi non ci sono più guerre di missili
ma solo esplosioni di virus.
Dove salire per vedere Cristo che ascende?
Dove vedere l’uomo asceso vincitore su ogni male?
Io non conosco altro monte che quello del cuore!
Ma io non so salire tutto solo.
Ho un’ala soltanto e non so volare
con l’altra tarpata!
Eppure ho un appuntamento con Lui,
sul monte del Tabernacolo!
Il mio è trasparente!
Sono già dentro!
E’ il monte Tabor dell’Eucaristia,
dove contemplo il volto di Cristo,
da dove non vorrei più discendere!
No, non scendo più a valle.
Nella valle delle lacrime,
nella valle del rancore,
nella valle delle guerre,
nella valle del miscuglio
delle menzogne e delle verità!
L’appuntamento è chiaro!
No, non è un’illusione.
E’ Cristo che mi parla lealmente!
Sono qui in ginocchio da te!
Nessuno mi ama come te!
Eppure come tanti, come i discepoli,
dubito ancora!
Anche i discepoli, come i santi tutti
hanno tradito Cristo, lo hanno abbandonato,
finché lo Spirito della verità
non li ha resi totalmente liberi
e forti dentro nella fede.
Scenda su di me il tuo Spirito, Signore!
Attendo ancora, ma poi so che m’infuocherai!
La certezza viene da Te
che cancelli ogni dubbio:
“Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni,
fino alla fine del mondo!”.
Quando finisce questo mondo oscuro
che annebbia il vero e persino il cielo?
Quando finisce lo scirocco degli sciocchi
che ci avvampa gli occhi di sabbia a finire di nulla?
Quando,
immersi dentro il tabernacolo del cuore di Cristo
ognuno sarà tutto in Dio!
Respirerò ancora!
Respirerò terra!
Respirerò l’anima!
Respirerò i giorni e le notti!
Respirerò condanna e persecuzioni
ma alla fine,
alla fine,
secondo i tempi di Dio,
saremo tutti in Lui,
luce da luce, spirito da spirito, Dio vero da Dio vero.
Amen!
Ascendi nel tuo cuore
e vedrai Dio!
Paolo Turturro