Questo è il tempo della grande fede.
Lo spirito è invalicabile, non può essere giudicato dagli empi.
Io sto al sole come le tegole sui tetti.
Non sono una lucertola arrostita su un muro assolato.
A me non piacciono i lombrichi, mi rammentano il serpente di Eva;
viscidi come le persone false.
I libri m’innalzano scale e sentieri per salire al cielo.
Una siepe di saggezza è il mio silenzio.
Il silenzio sbagliato arrugginisce il volere dentro il sangue.
Sto vivendo il momento più forte e più alto della mia fede,
denso e impossibile, come l’infinito che penetra dentro l’uomo.
Il mondo è distrutto e io sogno di amare i prati, le colline, i boschi
e i mari immacolati di vita.
I sogni non si fermano mai, vanno avanti oltre l’impossibile.
I sogni diventano amanti e nel mentre si sposano nasce la vita.
Un uomo senza sogni è un fallito, resta di sabbia e i piedi d’inganno lo calpestano.
L’infinito è la culla dei sogni di ogni sposa e di ogni amante.
Nell’infinito si rifugiano tutti i sogni, custoditi per sempre nell’inconscio della vita.
Paolo Turturro