Nell’intimo del cuore

Non fate più la guerra. Ballate in punta di baionette. Mi sono vestito di pazienza nel duello contro le ingiustizie.

Non ho timore del Signore!

Il timore è incertezza, è preoccupazione, è trepidazione di un evento che ci potrebbe schiacciare.

Il Signore mi ha insegnato il suo timore: apprendere la sapienza del cuore e del tempo che passa; vivere con le opere di una vita innocente; camminare con la conoscenza della verità.

Ti benedico, o Padre, da questo angolo di luce, da queste rocce del silenzio. Qui mi apri gli occhi agli immensi segreti delle leggi fisiche. Le galassie germogliano nel mio spirito. La fortezza viene dalla verità. In questo tuffo di sguardi leggo l’infinito che m’inebria d’amore per Te. Tu sei l’infinito dentro di me e io misero di tempo. Tu a battezzarmi di sapienza e io a peccare e a perdere l’amore.

Come un tessitore hai arrotolato la mia vita, per srotolarmi nell’immenso.

Ti sei buttato alle spalle il mantello dei miei peccati, per trapuntarlo di grazie e di stelle.

Mi hai fatto bere un calice di vino delizioso, per estasiarmi della tua misericordia.

Ho tracannato i tuoi pensieri per deliziarmi della loro ambrosia.

“Ogni grande marcia inizia, mettendo un piede avanti all’altro” (Madre Teresa di Calcutta).

Cammino su carboni ardenti di perché. Eppure non mi sono mai trovato al bivio della fede. Chi legge le mie intuizioni e afferma che sono un eretico, vuol dire che non le ha comprese affatto.       Dipax

 

 

 

 

 

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