Niki Lauda

(Grande Pilota di F 1)

 

Andreas Nikolaus “Niki” Lauda (Vienna, 22 febbraio 1949) è un ex pilota automobilistico, imprenditore e dirigente sportivo austriaco, tre volte campione del mondo di Formula 1; come imprenditore ha fondato e diretto due compagnie aeree, la Lauda Air e la Niki, e come dirigente sportivo, dopo avere diretto per due stagioni la Jaguar, è dal 2012 presidente non esecutivo della scuderia Mercedes AMG F1.

È stato tre volte campione del mondo, nel 1975 e 1977 con la Ferrari e nel 1984 con la McLaren. Ha disputato 171 Gran Premi, vincendone 25 e segnando 24 pole position e altrettanti giri veloci. Lauda ha avuto una carriera sportiva di grande livello, guidando in Formula 1 per March, BRM, Ferrari, Brabham e, infine, McLaren. Viene considerato uno dei migliori piloti della storia della Formula 1.

Era soprannominato “Il computer”, a causa della sua incredibile capacità di individuare, al pari di un elaboratore, tutti i difetti, anche i più piccoli, della vettura che guidava e per la meticolosità con cui metteva a punto il proprio mezzo meccanico.

A supportare tale soprannome, anche caratterialmente si mostrava freddo, poco emotivo e molto determinato, specialmente agli occhi di chi non era a stretto contatto con lui (stupisce, ma fino a un certo punto, la sua amicizia vera con il rivale James Hunt, suo compagno di gavetta nelle formule minori, ma agli antipodi come personalità, atteggiamento e stile di vita). Perfino il suo stile di guida era essenziale e, cosa che notavano soprattutto gli appassionati, scarsamente divertente, ma, visti i risultati, molto efficace.

Nel 1976 ebbe un incidente che lo lasciò sfigurato ma lui affermò che preferiva il suo fondoschiena a un bel viso, proprio perché era convinto che una vettura si guida soprattutto “con il sedere”.

Sono trascorsi oltre 40 anni da quel drammatico  1 agosto 1976, quando Lauda ebbe un incidente che lo lasciò sfigurato. Gimondi aveva appena vinto il 59° Giro d’Italia e la guerra in Vietnam era finita da poco. E magari, se Rush non avesse dato nuova risonanza alla vicenda, per i più giovani Niki Lauda sarebbe solo un burbero ex campione sfigurato. Senza rendersi conto che alle 14.31 del 1° agosto del 1976 il mondo delle corse è cambiato per sempre: il calvario dell’austriaco avrebbe contribuito a rendere la Formula 1 di oggi ciò che è, più sicura per la  vita dei piloti.

 

 

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