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Dietro la finestra dell’anima canto l’amore e dentro il cielo vedo i sogni divenuti realtà. D’amore non si muore. Il silenzio affascina e ristora. Io cerco la Presenza nella mia assenza. I miei occhi sono fissi nei tuoi, portami via da qui, dai miei pensieri che non finiscono mai di ferirmi di malinconia. Io dirigo la luce che piove dal cielo nel cuore. La luce è un’orchestra di musica. Io ho scardinato i preconcetti con la forza dell’ascolto. Solo l’ascolto trasfigura gli animi impietriti di solitudine e incatramati di imposizioni. La memoria conserva la storia e non ha scheletri nei cassetti. La luce non scrive mai cattiverie. Il male, come i malvagi svaniscono, e non resta memoria. Io scopro talenti nascosti nelle vene degli occhi. L’incantesimo è solo un’illusione che si serra in colui che pensa di immaginarlo. Non hai futuro, se non vivi il presente. Ci vuole un buon scalpello di pazienza per demolire le ipocrisie. Soffia il vento ricordi di storia. Il lavoro e la fatica non dimenticano l’affetto. Ora che la libertà si può nominare, ditemi dov’è? Le persone scartate dai potenti, ora sono più forti. Io non inganno il tempo, mi nutro di intuizioni e di opere di amore e dove passo le mie ore, non lo posso raccontare. Così le mie poesie sono eterne. Io ho un atteggiamento di incredulità sulla morte che non è per sempre. La morte sa che non ci resta che vivere. Con il tempo la lumaca va dove vuole.
Paolo Turturro