Ogni volta che bramo Dio, mi eterno d’amore.
Cado nell’oblio dinanzi all’immenso.
Curvato sono dal giorno che non mi appartiene più.
La mia mente è un gomitolo di dubbi.
Lasciatemi così, vagabondo dell’eterno.
Galleggiano i miei pensieri,
come una barchetta di un fanciullo, librata in riva al mare.
Dove approderanno?
Viaggio dentro l’ombelico del mondo,
perché l’anima possa rinascere.
Quanto silenzio nelle mie parole scavate nel dolore.
Il cuore è una pietra, simile all’angoscia che s’indurisce con il pianto.
Il mio pensiero si scontra meditando
e non ho più voglia di pensare.
Ferma è la mia mente, in attesa che si fulmini la morte.
Dopo tanto meditare mi è rimasto solo qualche brandello di pensiero.
Nel sangue nessuna passione manca.
Subito riprendo il cammino con il risorto che precede i miei passi.
Ho scalato il Sinai, sono salito sull’Oreb, ho sognato il Tabor,
sono sceso dal Golgota per ascendere sui monti della Galilea
ad abbracciare il risorto.
Sono un cacciatore di angeli e di aquiloni,
in questo tempo forte dello Spirito. Dipax