Mi sono ribattezzato nel silenzio.
Sono nell’albero genealogico di Cristo.
Lui è la vite e noi i tralci.
Cristo è radicato nelle radici della Trinità.
Ora la linfa divina scorre nelle mie vene.
Dio scorre nelle vene della storia e di tutta l’umanità.
La linfa scorre in tutta la vite, nel tronco, nei tralci,
nelle foglie, nei viticci, nei grappoli.
Si, in tutte le parte, anche nelle foglie aggrinzite,
nell’uva dai chicchi gracili e secchi.
Si, in ogni uomo, nel drogato, nel poveraccio, nel miserabile,
affinché la linfa divina risani ogni persona.
La vite è lavorata tanto dal contadino.
Dio lavora tantissimo per crearci a sua immagine,
a immagine di Cristo.
L’uomo ha preso il corpo di Cristo e non viceversa.
Nella parola, nell’eucarestia, nel lavoro, nel soffrire
siamo il Corpo di Cristo.
Siamo a sua somiglianza
nella misura in cui ognuno di noi
si disciplina con la Parola di Cristo.
“Chi rimane in me e io in lui,
produce molto frutto. Dipax