Pace a chi insegna la pace.
Pace a chi educa alla pace.
Pace ai cuori afflitti e smarriti
e che cercano l’orizzonte che apre loro una nuova vita.
Pace ai cittadini che attendono
la luce che scenda dall’alto sulle loro case
distrutte dall’odio e dalle guerre.
Pace a coloro che non demordano ad amare
e non ammettono maschere di inerzia.
Pace alla gioia e al dolore
che sovente coabitano assieme.
Pace a chi scrive dolori
e dona speranza nei sogni.
Pace allo spirito che svuota le menti
e non mente ad alcuno a dare conforto.
Pace a chi è sveglio all’aurora
per donare a chi è nella sofferenza
un po’ di chiara luce.
Pace a chi si nutre di verità,
per alzarsi e non ricadere
nelle nullità della nostra società.
Pace a chi vive in una capanna
seminata nel deserto e apre l’affetto
a ogni persona che viene a visitarla.
Pace a chi crede che il proprio corpo
sia la dimora più grande
per accogliere tutta l’umanità.
Pace a chi dorme nel sole
e vive nel silenzio delle notti,
privo di sotterfugi e di inganni.
Pace a chi scala le montagne
e cade nel baratro della neve,
salvato da chi accorre sprovveduto di salvezza.
Pace a chi svetta le aurore
e sogna quella boreale
per illuminarci di luce.
Pace alle nostre mani che accarezzano
con tenerezza bimbi e cani assieme.
Pace a chi accoglie nel proprio cuore
ogni viandante e pellegrino
che cercano il calore di un camino.
Pace a tutti coloro che vivono di sogni
e che solo a loro Dio si rivela.
Pace a chi dona un pane sudato
con la propria fronte
e baciato con il proprio cuore,
un pane che è tutta la propria esistenza.
Scenderà la pace in coloro che accolgono
nel disagio ogni persona malandata.
Scenderà, scenderà la pace
su tutti coloro che si sacrificano per gli altri
e che trovano pace gratuita e non meritata.
Pace si chiama il mondo
e la casa è solo un arcobaleno di sogni.
Paolo Turturro