Cappella al Borgo Vecchio – Palermo
Il mio respiro è un raggio musicale.
Ogni operaio spende mano fino a quando raggiunge un canto,
come i negri nelle piantagioni di cotone.
Gli occhi di chi lavora battono musica, le mani tamburano ritmi,
i piedi danzano stanchezza e il cuore palpita amore.
Nel lavoro anche il vento prende nel ballo
la polvere del sudore di chi fatica.
L’operaio respira nei suoi raggi di lavoro tenebre e luci di onestà.
A me piace costruire il bene anziché distruggere il male.
L’operaio nella fatica diventa creatore delle sue stesse opere d’arte. Dipax