Un grande sportivo, un grande uomo
(Barletta, 28 giugno 1952 – Roma, 21 marzo 2013)
Campione olimpico dei 200 metri piani a Mosca 1980, è stato il primatista mondiale della specialità dal 1979 al 1996 con il tempo di 19″72 che, tuttora, costituisce il record europeo. Detiene inoltre ilrecord italiano dei 100 metri piani, con il tempo di 10″01.
Le iniziative benefiche organizzate e promosse da Pietro Mennea sono molteplici, rappresentando un impegno costante: quello di non trascurare situazioni e persone bisognose di solidarietà.
Pietro Mennea, riserva una corsia preferenziale per il mondo dei disabili; infatti, quando egli ricopriva la carica di deputato al Parlamento Europeo, è stato uno dei promotori dell’Anno Europeo per i Disabili nel 2003
Già coinvolto in numerosi progetti quando era ancora in attività sulle piste d’atletica e poi negli anni successivi, dal 2001 Pietro Mennea decide di dedicarsi a tempo pieno all’organizzazione di raccolte di fondi per scopi di solidarietà.
E’ emblematico l’impegno messo in atto per dare un sostegno economico ai superstiti scampati nel novembre 1999, al crollo del palazzo di Viale Giotto a Foggia.
La grande asta telematica con gli oggetti donati da tanti campioni dello sport (tra cui Ronaldo, Alessandro Del Piero e Valentino Rossi tanto per citarne alcuni) riesce a ricavare circa 25.000 euro.
E’ nel 2006 che ha avvio una delle imprese più belle dell’Olimpionico di Mosca del 1980, anche più della conquista di record e medaglie, ovvero la costituzione della Fondazione Pietro Mennea.
La Onlus diventa lo strumento per raggiungere gli obiettivi previsti nel modo più efficace, ossia effettuare donazioni costanti nel tempo ed assistenza sociale ad enti caritatevoli o di ricerca medico-scientifica, associazioni culturali e sportive, attraverso progetti specifici e concreti, che avranno carattere di massima trasparenza.
Altro scopo della Fondazione è di carattere culturale, argomento sempre caro al campione di Barletta, e consiste nel diffondere lo sport ed i suoi valori, nonché promuovere la lotta al doping, piaga per lo sport e la nostra società.
Soprannominato Freccia del Sud, è l’unico duecentista della storia che si sia qualificato per quattro finali olimpiche consecutive (dal 1972 al 1984). In virtù della sua carriera sportiva è stato insignito dell’ordine olimpico nel 1997 ed introdotto nella Hall of Fame della FIDAL.