Qualsiasi luogo è casa mia

Mondiali Antirazzisti

Si è conclusa la XXI edizione della manifestazione organizzata dalla Unione Italiana Sport per Tutti

 

 Ecco il comunicato finale con i vincitori di tutte le Coppe

 

 “Qualsiasi luogo è casa mia” .Si trova scritto  in uno dei tanti striscioni che incorniciano Bosco Albergati, alle porte di Castelfranco Emilia (Modena), uno dei volti accoglienti e solidali dell’Italia e della pianura padana. L’edizione numero XXI dei Mondiali Antirazzisti si chiude in bellezza, con la festa delle finali e delle premiazioni, svolte nella serata di sabato 8 luglio.

“Un’edizione dei Mondiali dalla partecipazione straordinaria, non solo sul campo ma anche durante i vari dibattiti organizzati a margine delle gare – ha detto il presidente nazionale Uisp, Vincenzo Manco, a margine delle premiazioni della grande festa di sport e integrazione dei Mondiali Antirazzisti, che ha visto protagonisti 4 mila giovani da tutto il mondo -. I ragazzi arrivati qui dimostrano come l’antirazzismo sia vivo: la Uisp continuerà a costruire ponti e occasioni di coesione sociale”.

Sono i bolognesi dell‘associazione sportiva dilettantistica “Il Grinta” i vincitori della Coppa Mondiali Antirazzisti. La società felsinea, affiliata alla Uisp, succede agli scozzesi dell’United Glasgow, ed è stata premiata per il suo impegno nello sport popolare: in particolare, negli ultimi anni ha dato vita sul territorio al torneo “Dimondi”, in grado di coinvolgere attraverso diverse discipline sportive le categorie sociali più svantaggiate.

La Coppa Mondiali Antirazzisti viene assegnata ogni anno al gruppo che durante tutto l’anno si è impegnato in attività di inclusione sociale attraverso lo sport.

Tante facce in una, lo sport valore sociale è così. Il volto di Ilaria Cucchi, che in nome dei diritti violati ha dato il calcio d’inizio, o quella di Damiano Tommasi, che è sceso in campo con la maglia azzurra dell’Aic-Assocalciatori, di cui è presidente. La squadra dell’Aic è una presenza fissa ai Mondiali Antirazzisti, come quella degli Avvocati di Strada di Bologna, dei Liberi Nantes di Roma, della cooperativa Senape di Casale Monferrato, delle ragazze della Rete Fare e di tanti ragazzi e ragazze che vengono da soli o in piccoli gruppi da tutta Italia, con zaino e sacco a pelo, si presentano all’Info Point della manifestazione e chiedono se possono dare una mano come volontari.
Tra le novità dell’edizione di quest’anno, da sottolineare l’impegno contro l’omofobia di molte squadre giunte da tutta Europa, dall’Ucraina, dall’Austria e dalla Polonia. Una discriminazione sempre più affiorante che lede dignità e rispetto, così come quella razzista contro migranti, rifugiati e richiedenti asilo. L’altra novità è la presenza di “arbitri” senza giacchetta nera, in t-shirt e infradito che seguono con attenzione le partite. Una presenza discreta ma utilissima che la struttura di attività Uisp Calcio ha messo insieme grazie alla risposta di decine di volontari da tutta Italia.

E poi la presenza festante di centinaia di giovanissimi che uniscono i Centri estivi Uisp di Modena e di altre città emiliane alla possibilità di un’educazione all’intercultura. Ci sono i convegni con molti nomi noti che si sono prestati ad intervenire, Si tratta, tra i tanti, di Alessandra Morelli, delegata Unhcr, Alto Commissariato Onu per i rifugiati; Silvia Stilli, portavoce Aoi; il parlamentare Filippo Fossati.

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