
Mi sento vuoto di musica e di parole,
sono un uomo senza senso.
Vuoto di sentimenti dinanzi alla morte di Papa Francesco.
Tutte le sue lotte sono rimaste nelle nostre mani.
La passione mi prende per brindare alla notte
che sopraggiunge splendida di stelle.
Che colpa ne ha questo cuore ad amare il bello follemente?
Che colpa ne ha ad amare follemente
la vita senza le guerre?
Amo le stelle e mi piomba addosso il cielo.
La tempesta svanisce e i sogni attendono a svelarsi.
Potessero le mie mani sfogliare la luna?
Potessero le parole disarmare,
per poter disarmare il mondo e la terra.
In questo tempo di guerre
serve l’asta con la bandiera bianca.
Nessuna pace è possibile
senza un vero disarmo.
Noi non crediamo al 2% per costruire le armi.
Noi crediamo alla vita, alla pace,
alla tranquillità universale
senza la costruzione delle armi.
Potesse il mio cuore sfogliare l’amore
nel profondo sapere ciò che serve eterno.
Ho paura che Gesù passi e io non me ne accorga.
L’uomo non se ne accorge.
ma Dio è sempre accanto all’uomo.
La terra, il mare ci parlano di amore.
Le onde tentano di abbracciare l’uomo,
ma poi subito tornano indietro
per riprenderci nelle loro braccia.
Cari amici non fidatevi delle belle parole:
alcuni hanno lo zucchero in bocca
e il veleno nel cuore.
Fidatevi dei fiori,
delle viole selvatiche
che sbocciano alla fine dell’inverno,
cioè dopo ogni dolore.
Paolo Turturro