Qui s’infrangerà l’orgoglio delle tue onde. Fino a quando, Signore, l’orgoglio degli oceani predomineranno sulla terra? Fino a quando, Signore, ci saranno tempeste di odio e di rancore? Svegliati, Signore, vedi che affoghiamo negli oceani di morte? Le onde si rovesciamo sugli uomini e nessuno scampa dalla furia del male. Signore, svegliati, centinaia di barchini affondano nel mare dell’odio, negli oceani delle bufere. Svegliati, Signore, è tempo di salvezza. Maestro, non t’importa che siamo perduti. Siamo morti nell’oceano delle guerre, nelle tempeste che non si placano. Tutto è devastato, tutto è massacrato, tutto è perduto. Nessuno si salva in questa tempesta di mare. Signore, minaccia il vento e dì al mare che si plachi. Signore, si placano le guerre, si placano gli odi, si placano i poteri. Vogliamo sentire la tua voce, vogliamo udire:” Taci, calmati!”. Come sentire la tua voce in questo oceano di bufera? Una grande bonaccia è continua. Siamo sommersi dalle onde dell’orgoglio. Siamo affogati nel mare delle guerre, pagate con i nostri soldi, pagati con le nostre armi. Signore, dacci speranza, dacci certezza. Svegliati, Signore. Io non so, se è il Signore a svegliarsi e noi uomini testardi a capire. Forse siamo noi a non capirti. “continua”
Paolo Turturro