Tempo povero, ma felice

Non sono un vero incantatore di serpenti,

bastano gli occhi per rubarmi tutto.

Ho imparato più dagli animale che dagli uomini.

Si è miseri soltanto quando dentro di noi si è soli.

D’inverno gli alberi sono scheletri in attesa di vita nuova.

Si è amaro di carattere, solo quando si subisce dolore.

Io nel dolore m’illumino di luce nuova.

Cerco i ricordi tra le ombre di ieri,

mi squartano la mente a finire le memorie,

già spezzate sui rami nodosi di prugne.

Ieri, era tempo povero, ma infinitamente felice.

Tra le braccia di nenie antiche

vado ripetendo le nostalgie.

Tutto è finito,

la speranza è senza cuore.

Non ho più un cuore d’un bambino,

eppure sogno di cancellare

con un dito tutti i sogni negati dalla sorte.

Pesano gli anni sulle mie spalle,

sembrano rami contorti e spezzati dalla neve.

Sono lontani gli anni della giovinezza,

sempre freschi però nel cuore.

Ho spezzato il cielo e l’ho dipinto d’inchiostro nero.

Paolo Turturro

www.dipingilapace.it

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