Venne da Gesù uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro. Si gettò ai piedi e lo supplicava di guarire la sua figlioletta. Mentre Gesù andava nella sua casa, una donna gli toccò il mantello. “Chi mi ha toccato, gridò Gesù?”. Quella donna aveva molto sofferto a causa dei medici. Oggi non ne parliamo cosa avviene nei nostri ospedali. La donna diceva infatti, se riuscirò soltanto a toccare il suo mantello…a toccare soltanto il mantello.. ci fu subito la guarigione, con la meraviglia della donna. Ogni evento di Gesù è una grazia. Ogni forza che esce dalla sua mente, è una meraviglia di guarigione. Stava ancora parlando quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire. “Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro”. Gesù sentendoli disse:“ Non temere, soltanto abbi fede”. Cacciò fuori tutti e con i genitori presenti, disse alla bambina:” Talità kum”, fanciulla, alzati.!”. Ecco lo stupore, prende tutti e anche noi a distanza di secoli. Ci chiediamo, perché questo stupore non ci invade ancora? Signore, siamo persone di poca fede. Accresci in noi l’estrema fiducia in te. Grida anche in noi “Talità, kum”, alzatevi e andate per le strade del mondo ad annunciare questo stupore di amore.
Paolo Turturro