(In questi giorni pubblicheremo alcune riflessioni sulla Giornata Mondiale della pace,
a 31 anni dal treno della pace da Palermo a Papa Giovanni Paolo II e per tutta l’Italia)
Dinanzi a Nagasaki e Hiroshima,
alza gli occhi, affinché il tuo sguardo
sia più alto di ogni esplosione.
Dinanzi ai campi di concentramento
rompi ogni barriera blindata di fili spinati.
Nel tuo sguardo di speranza
spalanca un arcobaleno di serenità
per tutta l’umanità.
Semina pace
nei rovi delle ingiustizie
allora
tu sarai uomo,
tu sarai donna,
sarai il Piccolo della pace.
Semina perdono
a chi ti imbroglia e ti calunnia
allora
tu sarai uomo,
tu sarai donna,
tu sarai il Piccolo della pace.
Le tue mani
nella fatica di operare
costruiscano con Dio
nuove città a misura
d’uguaglianza e di fraternità.
I tuoi occhi
nello splendore della verità
traccino una cometa di giustizia,
a illuminare le tenebre
nelle tratte delle nuove schiavitù.
Gli scafisti altro non sono che le nostre banche.
La tua voce
nel non tacere
gli obbrobri e i massacri
sia discernimento
a capire
che non si possono più costruire armi
per l’equilibrio bancario.
Grida forte:
mai più la guerra.
Ogni guerra è per mantenere
ogni industria di denaro.
Uomini di pace!
Donne di pace!
Aprite nuove pagine di speranza
per miriadi di innocenti massacrati di fame
sulle spiagge della nostra libertà.
Allora sarete uomini,
sarete donne,
sarete i Piccoli della pace.
(a domani)
Dipax