Vivo nel tabernacolo del cuore di Cristo.
Non è blindato,
è sempre caldo e aperto a tutti.
Dentro respiro l’universo del Padre.
Preferisco una foto di un panorama dei nostri colli
ai grattacieli delle metropoli.
Metto a fuoco
l’obiettivo della vita:“amare”.
Ho smesso di pensare e agire alla grande.
Sono soltanto un sottile filo di luce.
Io sento nello scosciare
delle sorgenti del vangelo
il sorriso e le parole dei nostri santi protettori.
Padre Pio che mi saluta, uscendo dal confessionale.
Padre Puglisi
con i suoi occhi semiaperti nel suo martirio.
Cardinale Pappalardo
con le sue olive e formaggio al Borgo della pace
e a chiamarmi”Paoletto”.
Don Orione con le sue mani piene di pane
a indicarci la Divina provvidenza
e con il suo incoraggiamento: Ave Maria e avanti!
Don Tonino Bello con la sua “Ala di Riserva”.
Teresa di Gesù con il suo cuore di chiesa,
il cuore non batte senza il sangue,
per questo noi palpitiamo a vivere la nuova chiesa
con il nostro sangue.
I Piccoli della pace hanno un grande impegno:
“Adorare Dio
in Spirito e Verità”.
Noi viviamo, in mezzo alla gente, con i santi. Dipax